Recensione: IL GIGLIO D'ORO di Laura Facchi

 
Buon inizio weekend lettori, mi trovo oggi a scrivere forse la recensione più difficile che io abbia mai dovuto scrivere, e spero di riuscire ad esprimere al meglio ciò che provo (e ho provato durante la lettura del romanzo). Non voglio anticipare nulla... ecco la mia personalissima opinione.
 


Ho chiesto alla DeAgostini Planet questo romanzo in lettura per riuscire a tastare i miei limiti, per aprire la mente a un genere che non mi si accosta molto, quello fantasy. Così ho deciso di mettermi alla prova, non voglio precludermi nessuna lettura a priori. Ed eccomi che inizio a leggere la storia di Astrid, raccontata in modo assolutamente perfetto. Lei è una ragazza che frequenta ancora il liceo, una ragazza come tante, anche se i suoi occhi viola e la sua chioma quasi completamente bianca la rende decisamente fuori dal comune. Un padre severo e autoritario che però la ama più della sua stessa vita e una madre scomparsa quando lei era ancora piccolina. Tutto sembra procedere come sempre, quando un inconveniente la fa avvicinare al ragazzo più carino e popolare della scuola: Adam. Iniziano così a parlare, scoprendo molte cose in comune e che li accomuna sempre di più fino a spingerli nelle braccia l'uno dell'altra.

"Non sono né un'aliena, né una terrestre, sono solo una ragazza che si è innamorata per la prima volta"

Fin qui, procede tutto come in un qualsiasi romanzo romance, fino a quando Astrid non scopre le sue vere origini. Lei non è affatto nata sulla Terra, ma su un pianeta chiamato Lundea e gemellato con il globo terrestre. Ma anche su Lundea lei non è come tutti gli altri. Lei fa parte di una categoria ormai arrivata quasi all'estinzione. I giglio d'oro. Mentre lei scopre tutto questo da un giorno all'altro ecco che sul suo pianeta nativo è in corsa una guerra di tipo apocalittico che rischia di mandare all'estinzione non solo tutti i suoi abitanti, ma anche quelli presenti sulla Terra.
Kami, figlio del Gran Balif di Lundea stanco dei soprusi e della povertà cui la sua gente è caduta decide di intraprendere un'azione di forza contro il suo capo, che altro non è che suo padre.
Lui, così come Astrid, saranno messi di fronte a una scelta più grande di loro. Uccidere una persona, o lasciare che le popolazioni vengano decimate.
Fantastici, assolutamente fantastici i personaggi secondari. Adam, compagno di Astrid e decisamente un ragazzo che non si scoraggia, nemmeno di fronte alla verità, anche se in un primo momento sembra essere spaesato, alla fine l'amore per la ragazza prevale su tutto, così da fargli decidere di starle accanto. Nonostante tutto.

"Io non ti farei mai soffrire" gli dico "Devi credermi. In questo momento sei l'unica cosa bella della mia vita."
"Lo so, non lo faresti mai. Ma il Giglio d'Oro che vive dentro di te sì, lui mi farà soffrire tantissimo, ne sono certo".

Dall'altra parte c'è Creola, compagna di Kami, conosciuta durante il periodo più duro della sua vita. Lei lo ascolta, lo segue senza però perdere la sua capacità ad imporre la sua opinione quando questa è giusta. Pronta a tutto pur di salvare la sua popolazione, proprio come Kami. Pronta a sorreggere il ragazzo nei momenti di sconforto e a donarle un sorriso, anche nelle situazioni più disperate.

"Io penso che l'amore renda più forti." mormora "E' un'arma potente quando si combatte una guerra"


Intrighi e misteri si intrecciano durante tutta la trama ben delineata e ben descritta dall'autrice. Grazie al suo modo di raccontare sembra di vedere con i propri occhi sia Lundea sia i suoi abitanti. I capitoli vengono alternati tra Kami e Astrid due poli opposti, due facce della stessa medaglia. I capitoli di Astrid vengono raccontati in prima persona, quindi è molto facile immedesimarsi in lei, nei suoi progetti e nelle sue paure. La storia di Kami è raccontata da una voce narrante, come se fosse la stessa Astrid a raccontare ciò che è successo, anche se abitano su pianeti opposti.
Era tutto perfetto, un libro che non fa parte del mio genere, ma che è riuscito ad accendere la mia curiosità e girare velocemente pagina dopo pagina... Ho imparato ad apprezzare Astrid, nonostante all'inizio mi sembrava una ragazza un po' viziata e maleducata, soprattutto nei confronti del padre. Ho visto la sua trasformazione nell'arco della storia, riuscendo a comprende gli atteggiamenti che non amavo in lei.
Ho amato Kami sin dall'inizio, nonostante la giovane età si trova di fronte a scelte dure, e nonostante potrebbe prendere la via più facile, lui sceglie di intraprendere quella più difficile, ma più giusta per la sua popolazione.
Però... c'è un però.... sapevo che sarebbe arrivata la nota stonante.... un secco NO al finale. Non si può assolutamente terminare il romanzo così e spero davvero che l'autrice abbia in serbo un seguito perché non solo mi ha illusa, ma mi ha anche sedotta con la sua magnifica storia e abbandonata, proprio sul più bello!

Quattro farfalle per Il Giglio D'oro
ps: il voto è stato abbassato di una farfalla solo per il finale, avrei tranquillamente dato il massimo dei voti per come è strutturato il romanzo. Ma questo finale inatteso, davvero mi ha lasciato con l'amaro in bocca, e spero sinceramente di leggere un seguito, perché Astrid, Kami, Adam e Creola non sono ancora pronta a lasciarli andare.

Alla prossima Lettura...
 

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