BLOGTOUR Il destino a portata di app *Intervista all'autrice: ELEONORA MANDESE*

 
Buon giorno lettori, ieri per problemi tecnici legati al mal tempo non sono riuscita a pubblicare la tappa del BLOGTOUR dedicato all'ultimo romanzo di ELEONORA MANDESE in pubblicazione domani... Io come tappa ho scelto di intervistare l'autrice, così ecco che cosa ne è uscito fuori, lasciate però che prima vi presenti il romanzo in questione. Non si inizia mai senza l'ospite d'onore.
 

 
Data di uscita: 12/11/2017
E-book: € —
Pagine: 340
Editore: Self – Publishing
Genere: Chick – lit
 
 
Jessica Bonomi è una studentessa fuorisede a Milano, divide un appartamento con la sua bisbetica coinquilina Rebecca e studia Scienze della Comunicazione dove è fuoricorso da circa sei anni.
Ossessionata dallo shopping compulsivo e costantemente alla ricerca di soldi che non ha, studia ogni giorno un metodo nuovo per contrarre debiti e allontanare il più possibile l’idea del futuro.
Ad un passo dalla laurea non supera il suo ultimo esame e, piuttosto che ammettere di essere un fallimento, progetta di architettare una falsa festa di laurea mentre prova a cercare lavoro.
Dopo migliaia di curriculum inviati a vuoto e nessun tipo di riscontro, un uomo con dei buffi mocassini color noce si accorge di lei e le lascia il suo biglietto da visita.
Adriano Quercetti è il fondatore di Foodster, un’applicazione che promette di partire dallo schermo per far ritornare la gente alla vita reale.
Jessica per lui non è soltanto una novità, ma qualcosa di diverso, pronto a scontrarsi con i fantasmi del passato riaccendendo qualcosa che pensava di aver definitivamente perso…
Cosa potrebbe succedere se ambizioni e sentimenti si mescolano, minacciando di cambiare ciò in cui si è sempre creduto?


 
1)     Come è nata la tua passione per la scrittura?
Eleonora: Dalla lettura del mio primo libro! Da piccola divoravo romanzi rosa, amavo soprattutto la letteratura inglese e sono cresciuta in compagnia della Austen e delle sorelle Bronte. Poi un giorno mi sono detta: e se ci provassi anch’io a scrivere qualcosa?
 
2)     Parlaci di Jessica e Adriano, protagonisti del tuo ultimo romanzo in uscita tra qualche giorno, come è nata la loro storia?
E: La loro storia è nata da uno sfizio, quello di provare a scrivere qualcosa di diverso. Avevo in testa un personaggio opposto al solito gnocco, una figura dolce, estremamente nerd, ma affascinante proprio per questo suo essere diverso. Jessica invece è una forza della natura, penso sia il personaggio migliore che abbia mai descritto. Ossessionata dallo shopping, ironica, insicura e a tratti infantile, pensa di essere un fallimento. Adriano la aiuterà a tirar fuori la parte migliore di se stessa.
 
3)     Ti ispiri a qualcuno di reale per descrivere i tuoi personaggi?
E: Sì e mi piace molto! In particolare, mi sono ispirata a Sheldon Cooper per il personaggio di Michael e a Robert Pattinson per quello di Adriano Quercetti. Jessica la immagino come Chiara Ferragni, con qualche chiletto in più.
 
4)     Cosa differenzia Jessica dalle altre protagoniste dei tuoi romanzi?
E: Le altre protagoniste dei miei romanzi partivano sempre con una marcia in più. Laura Sciorti di In fuorigioco per te era intelligente e determinata, Elizabeth Baker aveva l’abilità di intimidire chiunque con il suo modo di fare. Jessica invece parte con una marcia in meno. È insicura, ossessionata dall’opinione della gente e convinta di essere incapace di concretizzare qualcosa di positivo in vita sua. 
5)     Quanto di Eleonora c’è in Jessica? O quanto di Jessica in Eleonora?
E: Jessica odia studiare, preferisce fare shopping e si distrae molto facilmente. È fuoricorso e non ha problemi a mentire ai suoi genitori. Io, invece, sono una vera e propria secchiona! Quindi direi che, per alcuni tratti, siamo diverse. Però, per altri tratti, siamo praticamente uguali. Anche io per un lungo periodo mi sono sentita insicura, soprattutto durante la pubblicazione del mio primo libro. Una persona speciale mi ha aiutata a non demordere e continuare a seguire i miei sogni. Come Jessica ho avuto bisogno di una spinta per imparare a credere in me stessa.
 
6)     Le tue storie hanno sempre un tocco di ironia che rendono il romanzo divertente, con uno stile che potrebbe assomigliare alla Kinsella, chi però legge con attenzione può ritrovare degli insegnamenti tra le righe, il tutto avviene in modo casuale o per ogni romanzo c’è un messaggio ben preciso che vuoi trasmettere ai lettori?
E: La Kinsella è sempre stata il mio modello di ispirazione. Cerco di rendere le mie storie ironiche perché detesto i libri pesanti e mi piace ridere e sentirmi in compagnia di una buona amica mentre leggo un libro, per questo scrivo esattamente ciò che mi piacerebbe leggere. Però, hai assolutamente ragione, cerco di inserire volontariamente dei passaggi più profondi. Il Chick lit è un genere leggero ma non è detto che non possa insegnare qualcosa. Scrivo per comunicare, non esclusivamente per vendere.
 
7)     Tra i libri da te pubblicati è presente anche un fantasy, perché il passaggio al genere romance? (non è un rimprovero, io amo il romance)
E: Ho capito che non era il mio genere perché non mi divertivo mentre scrivevo. Il mio esordio è stato proprio un banco di prova per capire chi ero con una penna in mano e, quando ho riletto il tutto, non mi ha comunicato niente. Gli altri libri mi hanno fatto ridere, piangere, riflettere. È esattamente questo che volevo! Il Romance riesce a darmi cose che, con il fantasy, non sono in grado di trasmettere.
 
8)     Se dovessi scegliere genere, romance o fantasy?
E: Assolutamente romance! Sono cresciuta con storie d’amore incantevoli e, ancora adesso, mi perdo come una bambina quando trasmettono un film romantico in televisione.
 
9)     Quale dei tuoi libri ti appartiene di più, e perché?
E: In fuorigioco per te. È arrivato in finale al concorso ilmioesordio2015 e ha venduto più di quattromila copie resistendo per oltre un mese nella classifica dei libri più venduti. Mai e poi mai dimenticherò quelle meravigliose sensazioni.
 
10) Romanzo a quattro a mani, lo scriveresti, e con chi?
E: Perché no! Sicuramente sceglierei un’autrice che si avvicina al mio stile. Cecile Bertod scrive chick lit, ma anche Michela Piazza e Pamela Boiocchi. Non sarebbe male!
 
11) Un’autrice che stimi e ammiri?
E: Ammiro molto Ilenia Bernardini, autrice che stimo. Cecile Bertod mi da i brividi quando leggo qualcosa di suo e anche Argeta Brozi si è fatta valere insieme ad Antonella Maggio. Elena Russiello poi… insomma ci sono davvero tantissime autrici che meritano!
 
12) Se dovessi descrivere con un colore ogni tuo romanzo, quale useresti?
E: Per I seguaci di Ipnos, il verde, come gli occhi di Gabriel. Per “Bastardi!” il nero. Per In fuorigioco per te il rosa, mentre per Cercasi fidanzato per Natale il bianco, come il colore della neve. Per il mio ultimo libro il rosso, il colore della passione e del coraggio.
 
13) Io, lettrice, non ho mai letto niente di tuo, quale libro mi consiglieresti per iniziare?
E: Sicuramente il prossimo! È il libro al quale ho lavorato di più e nel quale ripongo le mie maggiori speranze. Ha uno stile ironico ma vuole anche insegnare qualcosa vestendo i panni di un personaggio che può benissimo essere chiunque di noi. Le mie beta reader lo hanno definito “una boccata di aria fresca che insegna qualcosa”.
 
14) Un romanzo, non tuo, che ti è rimasto nel cuore?
E: Non mi piaci ma ti amo di Cecile Bertod! Adoro la sua penna e la sua ironia.
 
15) Ti contatta una casa cinematografica per riprodurre sul maxi schermo uno dei tuoi romanzi, quale sceglieresti?
E: In Fuorigioco per te! Propongo anche Marchisio come protagonista…
 
16) Cartaceo o digitale, quale preferisci da lettrice e quale invece da autrice?
E: Adoro entrambi. Il digitale lo trovo estremamente comodo quando viaggio, il cartaceo è un po’ come l’acqua, non se ne riesce a fare a meno. Spesso i prezzi dei cartacei però sono proibitivi e questo non aiuta.
 
17) Quale genere non potresti mai scrivere, e quale invece vorresti scrivere?
E: Il genere thriller proprio non fa per me. Mi piace guardare film, leggere qualche libro sul genere, ma scrivere è tutto un altro mondo. Mi piacerebbe tentare prima o poi di scrivere un libro per bambini, magari con qualche illustrazione.
 
18) Cosa ci dobbiamo aspettare da questo tuo ultimo romanzo?
E: Tante risate e moltissima creatività! È una vera e propria scommessa per me, in tutti i sensi! Con un team abbiamo lavorato per realizzare realmente l’app del libro e Foodster, dal 12 novembre in poi, sarà qualcosa di reale, scaricabile gratuitamente su Android Store. Incrocio le dita!
 
19) Quali emozioni ti hanno accompagnato durante la stesura di questo tuo ultimo lavoro?
E: Tantissime. Sono cresciuta insieme a Jessica e, passo per passo, penso che lei sia riuscita a darmi molto di più di quello che mi aspettassi. È un personaggio incredibile e sono molto invidiosa di lei, soprattutto per il suo coraggio. Non è facile trovare la forza di cambiare per davvero.
 
20) Last question: sogni nel cassetto?
E: Un master in editoria e la possibilità di mettermi in proprio, magari con un progetto legato proprio al mondo letterario.
 
Grazie Eleonora per essere stata in nostra compagnia, e un grosso in bocca al lupo per la pubblicazione di questo tuo nuovo romanzo <3
Baci, Francesca- The library of Jane
 
Spero che la mia intervista sia stata d'aiuto a voi lettori, voglio
 lasciarvi con una frase dell'autrice che mi ha colpito molto:
 
Andate a vedere le altre tappe del blogtour
 
 
 



 

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